Microplastiche: cosa sono e come ridurne l'impatto sull'ambiente

Scopri come queste minuscole particelle di plastica minacciano ambiente, animali e salute umana. Un problema globale da conoscere e affrontare.
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Pubblicato il 15/05/25

I dati sulla diffusione della plastica nel nostro pianeta sono allarmanti, soprattutto perché una parte rilevante di questi rifiuti si frammenta in particelle piccolissime. Stiamo parlando di microplastiche, ma cosa sono e perché sono così pericolose?

Invisibili a occhio nudo ma devastanti per l’ambiente e per la salute, si insinuano ovunque. Nei mari e nel suolo, ma anche nell’acqua potabile, negli animali e persino nel corpo umano. 

D’altronde, basta pensare alla quantità di plastica che ogni anno finisce negli oceani per capire la portata di questo fenomeno: ben 11 milioni di tonnellate, che si accumulano e si degradano lentamente, trasformandosi in particelle piccolissime e invisibili che mettono a repentaglio l’ambiente, gli animali e l’uomo

Microplastiche: cosa sono e perché rappresentano un pericolo

Le microplastiche sono particelle di plastica di dimensioni inferiori ai 5 millimetri, che possono essere distinte in due categorie:

- microplastiche primarie: si tratta di microsfere solitamente presenti nei cosmetici, nei capi di abbigliamento sintetici e negli pneumatici delle auto. In questo caso, la loro diffusione nell’ambiente è dovuta al semplice utilizzo degli oggetti. Ad esempio, le microplastiche contenute nei cosmetici o negli abiti finiscono inevitabilmente negli impianti di trattamento delle acque, riversandosi in mare.

- microplastiche secondarie: queste, invece, derivano dalla degradazione di oggetti più grandi come bottiglie, buste, reti da pesca. L’esposizione a sole, vento e acqua trasforma la plastica in frammenti minuscoli, che finiscono per invadere l’ambiente.

Le microplastiche non sono biodegradabili, una volta depositate nell’ambiente rimangono lì, accumulandosi e minacciando la salute dell’ecosistema e dell’uomo.

Microplastiche: pericoli per uomo e ambiente

Per la loro natura, le microplastiche rappresentano un rischio serio sia per l’ambiente sia per la salute. Ecco alcuni degli impatti più significativi:

- minaccia per gli animali: scambiandole per cibo, gli animali ingeriscono le microplastiche, una pratica che causa occlusioni intestinali, malnutrizione e, alla lunga, la morte.

- contaminazione della catena alimentare: le microplastiche ingerite dagli animali possono risalire la catena alimentare e arrivare fino all’uomo.

- problemi per la salute umana: secondo alcuni studi, le microplastiche possono trasportare sostanze tossiche, che interferiscono con il sistema endocrino, neurologico e immunitario.

- inquinamento del suolo e delle acque: le microplastiche inquinano indistintamente i mari e il suolo, interferendo persino con il drenaggio delle acque e causando una progressiva desertificazione.

Tutto ciò è decisamente allarmante, ma la buona notizia è che, con un po’ di attenzione, è possibile invertire la rotta e diminuire la quantità di microplastiche che rilasciamo nell’ambiente.

Come ridurre l’impatto ambientale delle microplastiche

Ora che sappiamo cosa sono le microplastiche e quanto possono essere distruttive per l’ecosistema, vediamo cosa si può fare per evitarne la diffusione nell’ambiente:

- evitare prodotti contenenti microplastiche: controllando le etichette, è possibile scegliere cosmetici e prodotti per l’igiene personale che contengono solo ingredienti naturali e biodegradabili.

- ridurre l’uso di oggetti monouso: bottiglie, posate, piatti e imballaggi di plastica monouso vanno ridotti al minimo indispensabile.

- scegliere opzioni riutilizzabili: dotarsi di sacchetti in stoffa per la spesa, spazzolini in bambù, spugne naturali e bottiglie in vetro significa incidere meno sulla diffusione delle microplastiche.

- preferire abiti in fibre naturali: le microplastiche rilasciate durante i lavaggi di capi sintetici non vanno sottovalutate, quindi è preferibile acquistare solo abiti in lana, cotone, canapa e viscosa.

- smaltire correttamente i rifiuti: la raccolta differenziata è essenziale per ridurre in modo significativo il rilascio di microplastiche nell’ambiente. 

- utilizzare detergenti sfusi: acquistare detersivi e prodotti per la pulizia della casa sfusi si traduce in meno contenitori di plastica da smaltire

Con i suoi servizi, Ralacarta si impegna oggi giorno per la salvaguardia del pianeta, ma anche tu puoi fare molto per contrastare la diffusione delle microplastiche. Ogni gesto, anche il più semplice, può contribuire a un futuro più pulito e sostenibile. Segui il nostro blog: troverai notizie interessanti sullo stato del pianeta e tanti contenuti utili per contribuire alla sua tutela. 

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